Strategia nutrizionale BIO sul pomodoro per aumentare la resilienza
verso i parassiti ( esempio : Orobanche )
Le OROBANCHE sono delle piante parassite prive di clorofilla e quindi biancastre. Per potersi sviluppare sfruttano la linfa delle altre piante ospiti che ne limitano l’accrescimento sia in termini qualitativi che quantitativi.
Sono piante parassite particolarmente dannose per tutte le colture di tipo orticolo, tra cui i pomodori . Si propagano molto facilmente tramite i piccoli semi che possono essere trasportati :al vento, dalle acque, dagli animali e dall’uomo ed infestano la terra anche per molti anni.
I loro semi s’inseriscono nelle radici delle piante ospiti e si sviluppano nutrendosi delle loro sostanze e si differenziano generando delle pseudo radici oppure dei germogli, detti anche turioni, che fuoriescono dalla terra. Da questi piccoli tubercoli si ramificano in seguito degli altri fusti che producono i fiori e i semi che poi si diffondono per i campi e restano per molte stagioni.
Le specie più note di orobanche sono la ramosa, la crenata, la cernua, la minor e la rubens: quest’ultima specie è dannosa in particolare per le leguminose.
Il controllo diretto dell’Orobanche è reso difficile dall’elevata capacità di diffusione e dalla persistente vitalità dei semi.
La lotta alle orobanche si può affrontare con sistemi sia agronomici, che chimici o biologici.
ISLA srl ha utilizzato ed applicato una particolare strategia nutrizionale della tecnologia SYMBION 300 + HYFULL C60 con l’utilizzo del prodotto specifico: BIOWAVE ORO EVO Q.
BIOWAVE ORO EVO Q è un formulato organico in grado di potenziare le piante contro vari stress ambientali (caldo, freddo, vento) e biotici aumentando la tolleranza anche nei confronti di organismi parassiti vegetali impedendone la colonizzazione grazie al rafforzamento delle potenzialità genetiche delle piante e del loro stato vitale. L’ Azione del prodotto BIOWAVE ORO EVO Q ha determinato un rafforzamento della pianta ospite (piantine di pomodoro) ed un conseguente indebolimento e morte delle OROBANCHE